I Nuovi Tabelloni dell'Arena 4 Palme

Per rispettare la storia devi conoscerla. 

La storia dell’Arena 4 Palme è lunga 70 anni, e il ritmo del racconto è stato scandito dalle telecronache di Aldo Giordani, dalla voce inconfondibile del “Colonnello” Aldo Anastasi o da quella arrabbiata dell’altro Colonnello, ma nel senso militaresco del termine, Alexander Gomelsky, che da allenatore dell’armata rossa CCCP fu costretto per la prima volta nella storia ad arrendersi all’Italia, in una Arena gremitissima!

Tanti ricordi che sono stati profanati nel gesto, commesso da ignoti, di rompere il tabellone in cristallo di uno dei due canestri. Un dolore insopportabile per tutta la comunità rosetana, e non solo. La quota da raggiungere per la sua riparazione  era di 1.500 euro. II filosofo Lucio Anneo Seneca diceva che era necessaria un’era per costruire una città, e una sola ora a distruggerla. Sarebbe sbagliato, tuttavia, erigersi a censori rispetto ad alcuni episodi deprecabili, avendo fatto della trasparenza, della sostenibilità e dell’inclusività i fondamenti della nostra mission. 

Così, quando siamo stati informati del danno che era stato arrecato ad un simbolo di tutta la comunità di Roseto e della pallacanestro, l’Arena 4 Palme, guardando l’immagine di quel canestro in frantumi, abbiamo fatto la cosa più naturale, quella di promuovere attraverso la nostra pagina social un’azione di crowdfunding. Abbiamo fissato l’obiettivo da raggiungere e, nel giro di pochi giorni, abbiamo raggiunto e superato la quota di €1500 che avevamo indicato, raccogliendo donazioni per complessivi €1735

Ognuno di noi è diventato un pezzo di un puzzle più grande, e che nelle intenzioni vuole rappresentare non un restyling di un impianto storico e caro a tutti i rosetani, ma un’opera di manutenzione della storia. Insieme all’Amministrazione cittadina abbiamo fatto un sopralluogo all’Arena 4 Palme con dei tecnici specializzati in attrezzature sportive, e sulla base dei preventivi che riceveremo sarà valutata la soluzione migliore, per far tornare alla loro funzione primaria, quella di un playground universalmente riconosciuto (e riconoscibile) dove si possa fare sport in sicurezza.